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Il recupero degli schemi motori del neonato

Aggiornamento: 18 ott 2023

di Gabriele Falzarano


L’evoluzione della specie umana è stata caratterizzata da profonde modificazioni posturali, con il graduale passaggio dalla posizione quadrupedica a quella eretta. Per di più, l’avvento della tecnologia ha implicato l’uso e l’abuso di uno strumento di sostegno sconosciuto agli uomini primitivi: la sedia.

La sedentarietà ha comportato una serie di squilibri posturali (anteriorizzazione delle spalle, pressione sulla parte bassa della schiena, pressione sul pavimento pelvico etc..) che a lungo andare possono trasformarsi in disfunzioni articolari, sintomi o dolori.

Per realizzare una educazione motoria adeguata occorre innanzitutto conoscere la progressione cronologica e lo sviluppo motorio del neonato, il quale, partendo da una posizione supina con gli arti sollevati alla ricerca della madre, passa alla posizione sul fianco per poi approcciare il gattonamento e infine la camminata in posizione eretta.


Questo articolo intende tradurre queste tre fasi di sviluppo motorio in specifici esercizi di rinforzo del tronco, utili per stabilizzare la colonna vertebrale.

In particolare: Dead bud; Plank laterale; Fit crawling.

Laddove si tratti di un problema funzionale (legato a postura o movimento) e non strutturale (lesione ossea o infiammazione tendinea) questi esercizi sono risultati efficaci nel prevenire e/o curare i dolori alla parte bassa della schiena (lombalgia).


DEAD BUG

Tradotto dell’inglese (“insetto morto”) è un esercizio multiarticolare che consente l’attivazione dei muscoli stabilizzatori del tronco (in particolare: diaframma, retto, traverso e obliqui dell’addome, multifido e pavimento pelvico) mantenendo la colonna in scarico. Inoltre, tenendo la testa appoggiata sul pavimento con retropulsione del mento e delordosi cervicale, si evita la tensione dei muscoli posteriori del collo (splenio, trapezio, elevatore della scapola, piccolo rotondo) tipica degli esercizi di crunch.


Esecuzione

  • stendersi sul pavimento e gonfiare il diaframma respirando profondamente;

  • contrarre i muscoli del torchio addominale facendo attenzione a produrre una spinta di contrazione entrambi i lati del ventre (ciò per consentire una buona attivazione del muscolo traverso dell’addome);

  • trattenere gli sfinteri per una migliore attivazione del pavimento pelvico;

  • sollevare le braccia e le gambe come se si dovesse abbracciare una botte;

  • mantenere la posizione statica per poi inserire brevi movimenti per creare e governare lo squilibrio (es: estendere e flettere arti opposti, esercitare pressioni con elastici etc.; tornando poi alla posizione di partenza).

PLANK LATERALE

Il plank laterale, nelle sue diverse versioni, riproduce lo schema motorio del bambino che cerca di passare dalla posizione supina a quella del gattonamento.

Anch’esso svolge un ruolo essenziale nella protezione della colonna, grazie alla stabilizzazione del tronco e del bacino (di fondamentale importanza risulta l’intervento del medio-gluteo come stabilizzatore del bacino).


Esecuzione

  • Posizionarsi su un fianco con il gomito all’altezza della spalla con la mano aperta in appoggio esterno rispetto al gomito (per allargare la base di appoggio);

  • estendere la spalla come per allontanarla dal capo, il quale deve lateroflettersi per rimanere in asse con il resto del corpo;

  • le gambe piegate con un angolo appena inferiore ai 90°;

  • fare perno sulla gamba appoggiata a terra spingendo in avanti il bacino allineando il resto del corpo;

  • Mantenere la posizione per poi ritornare a quella di partenza.

FIT-CRAWLING

Crawling è il termine inglese che indica letteralmente l’attività del camminare a carponi o gattonare, tipica dei bambini per imparare a camminare. Questo esercizio consente l’avvolgimento in sicurezza della colonna vertebrale (traverso, sinfisi pubica, multifico e sacro) ripristinando gli schemi motori di base.


Si consiglia, in un primo momento, di acquisire il controllo della fase statica e solo dopo passare alla fase dinamica.


Per una migliore attivazione della muscolatura profonda si consigliano tante serie con pochi secondi di trattenuta ciascuna. Es: 10 serie da 5 secondi di tenuta in allineamento. Recuperi di 5 secondi. Tempo stimato totale 1,5 minuti circa.

Il programma crawling (tempo totale stimato 15:20 minuti)



RACCOMANDAZIONI

  • Gli esercizi devono essere eseguiti senza evocare fastidio o dolore. Se così non fosse si sospende l'esercizio, si resetta la posizione e si ripete. Se il dolore o il disagio persiste, si abbandona l'esercizio e si passa ad un altro, tornando eventualmente in un secondo momento.

  • La tenuta degli esercizi dovrebbe essere suddivisa in tanti blocchi di 10-15 secondi al massimo. Esempio 10 serie da 10 secondi. I recuperi possono essere limitati a qualche respiro o alla necessità soggettive del soggetto punto;

  • La respirazione deve essere naturale, mantenendo compatto il corpetto addominale, senza apnee forzate;

  • Monitorare il battito cardiaco per stabilire il livello di intensità dello sforzo punto;

  • Suggerire di praticare il blocco di esercizi di stabilità quotidianamente anche a casa punto le prime tre settimane sono fondamentali per l'apprendimento, anche quando non si avverte più dolore ed il soggetto riferisce di sentirsi meglio, continuare per un totale di 12 settimane.

  • Il blocco dovrebbe essere sempre praticato all'inizio di ogni sessione di allenamento.

Preme da ultimo sottolineare come, in una prima fase, risulti essenziale l’assistenza di un professionista che trasmetta, attraverso la propria supervisione, lo schema motorio e la sua corretta esecuzione.

Metis rimane a disposizione per introdurVi in una funzionalità motoria in grado di gestire squilibri e scompensi con tutti i benefici che ciò comporta per la Vostra povera colonna vertebrale!!!!


 
 
 

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