Affrontare il morbo di Parkinson o tardarne l’insorgenza: come l’esercizio fisico può cambiare la partita
- Luna Cantoni
- 21 mag 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Il morbo di Parkinson è una patologia che colpisce il Sistema Nervoso Centrale causando sia sintomi “motori”, come tremori, rigidità muscolare e difficoltà di movimento, sia sintomi “non motori” come depressione, disturbi del sonno e della memoria.

Di fronte ad un quadro clinico di questo tipo, rispetto al quale la medicina non ha ancora elaborato una cura definitiva, il movimento può diventare una battaglia quotidiana.
Tuttavia, la scienza ha dimostrato come, attraverso l’attività fisica, sia possibile trasformare questa difficoltà in una sfida per migliorare la qualità della vita e noi di Metis siamo a Vostra completa disposizione per accompagnarvi in questo percorso.
In questo articolo esploreremo da vicino come un approccio personalizzato alla patologia in questione possa diventare il tuo miglior alleato per limitarne il decorso e non solo!
L’importanza dello stile di vita per il Parkinson
La ricerca degli ultimi anni conferma che uno stile di vita attivo e sano è fondamentale per tutti, ma soprattutto per coloro che vivono con il Morbo di Parkinson. Secondo la Parkinson’s Foundation, dedicare almeno 2.5 ore alla settimana all'attività fisica può portare a miglioramenti significativi nella qualità della vita e rallentare il declino della mobilità.
Con l'avanzare della malattia, le sfide nel camminare, muoversi e mantenere l'equilibrio diventano sempre più evidenti. È dimostrato che l’esercizio strutturato e ripetuto migliori la mobilità generale e la qualità della vita. I benefici vanno dal miglioramento del cammino e dell'equilibrio alla gestione dei tremori e della rigidità muscolare, fino al contrasto della depressione e dei disturbi del sonno.
Evidenze dei benefici dell'esercizio fisico
Il trattamento del Morbo di Parkinson attraverso l’allenamento produce effetti benefici sia sotto il profilo fisico che neurologico.
Il segreto? La risposta è la chimica del cervello. Quando il Morbo di Parkinson colpisce, i neuroni responsabili della sintesi della dopamina nel cervello subiscono un deterioramento. Questo porta a cambiamenti cerebrali che influenzano il movimento e la postura. Tuttavia, l'esercizio regolare può avere un impatto diretto su questi processi, rallentando la progressione della malattia e migliorando la funzionalità cognitiva. Ma non finisce qui! Diversi studi hanno dimostrato che un'attività fisica mirata può portare a cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello, aumentando i fattori neurotrofici e riducendo l'infiammazione. Questi cambiamenti possono contribuire a rallentare la progressione della malattia e offrire una maggiore protezione ai neuroni.
La collaborazione tra la Parkinson's Foundation e l'American College of Sports Medicine ha prodotto linee guida aggiornate sull'esercizio fisico per il Parkinson. Queste raccomandazioni sottolineano, inoltre, l'importanza della resistenza, del rafforzamento muscolare, dell'equilibrio e dello stretching; attività che, oltre ad allenare il corpo, allenano il cervello andando a contrastare il morbo direttamente alla radice.
L’Allenamento presso Metis
Presso Metis, ci impegniamo a essere più di un semplice studio di personal training. Siamo un team di esperti che si impegna ogni giorno per aiutare le persone a superare le loro sfide e a vivere la vita al massimo.
Abbiamo infatti elaborato un metodo che fornisce una risposta allenante al deficit neurologico dovuto all’invecchiamento ed alle patologie correlate. Il controllo neuromuscolare può essere definito come l’attivazione inconscia di stabilizzatori muscolari per la stabilità articolare e funzionale.
Ti forniremo un allenamento che lavori, inter alia, sull’equilibrio e sulla stabilità con contrazioni esplosive (accelerazione intenzionale del carico durante la fase concentrica della contrazione) e contrazioni balistiche (tempo di contrazione breve e RFD (tasso di sviluppo della forza) seguito rapidamente da una fase di rilassamento.
Attraverso stimoli propriocettivi e reattivi è infatti possibile sollecitare un adattamento celebrale tale da migliorare il controllo neuromotorio del proprio corpo nello svolgimento delle attività quotidiane.
Con il nostro approccio all'avanguardia e il nostro impegno per l'eccellenza, siamo qui per cambiare la partita contro il Morbo di Parkinson, con chi già ne soffre, nonché a prevenirne gli effetti, un allenamento alla volta.Entra a far parte della nostra comunità e inizia il tuo viaggio verso una vita più attiva e piena di soddisfazioni!
Bibliografia:
Exercise & Parkinson’s Research. Parkinson's Foundation. https://www.parkinson.org/living-with-parkinsons/treatment/exercise
(Riemann e Lephart 2002) The physiologic basis on functional join stability
Parkinson’s outcomes project. Parkinson's Foundation. https://www.parkinson.org/research/Parkinsons-Outcomes-Project
Petzinger, G. M., Holschneider, D. P., Fisher, B. E., McEwen, S., Kintz, N., Halliday, M., Toy, W., Walsh, J. W., Beeler, J., & Jakowec, M. W. (2015). The Effects of Exercise on Dopamine Neurotransmission in Parkinson’s Disease: Targeting Neuroplasticity to Modulate Basal Ganglia Circuitry. Brain Plasticity, 1(1), 29–39. https://doi.org/10.3233/bpl-150021
Physical activity. World Health Organization (WHO). https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/physical-activity
Rosenthal, L. S., & Dorsey, E. R. (2013). The Benefits of Exercise in Parkinson Disease. JAMA Neurology, 70(2), 156. https://doi.org/10.1001/jamaneurol.2013.772
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